Presa di Ormuz (1622)

Presa di Hormuz (1622)
Cartina di autore anonimo del XVII secolo che rappresenta la città e la fortezza di Hormuz
Data1622
LuogoIsola di Hormuz, Golfo Persico
EsitoVittoria anglo-persiana
Modifiche territorialiannessione dell'isola di Hormuz alla dinastia Safavide
Schieramenti
Comandanti
Imam-Quli Khan
Capitano Blythe
Governatore Simão de Melo
Effettivi
3.000 soldati persiani
5 navi da guerra e 4 pinacce inglesi
1.000 soldati portoghesi
Perdite
sconosciute ma lievilievi, 1.000 soldati arresi
deposizione del regno di Hormuz
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La presa di Hormuz vide la conquista della città-stato di Hormuz da parte di una forza di spedizione combinata tra una piccola flotta della Compagnia britannica delle Indie orientali e un contingente di soldati dell'Impero Safavide, dopo un periodo di assedio di dieci settimane, per consentire una via di accesso per il commercio tra Impero Safavide e Compagnia delle Indie Orientali[1]. Prima della cattura di Hormuz, i portoghesi mantennero l'isola per mezzo del Forte di Nossa Senhora da Conceição per oltre un secolo, a partire dal 1507, quando il generale portoghese Afonso de Albuquerque fece edificare il forte dopo la conquista dell'isola; ottenendo così il pieno controllo del commercio tra continente europeo e l'India attraverso il Golfo persico[2]. Lo storico Stephen Neill ha affermato che "la cattura di Hormuz da parte della forza congiunta anglo-persiana comportò un totale mutamento nell'equilibrio di potere e nel commercio"[3]

  1. ^ K. N. Chaudhuri, The English East India Company: The Study of an Early Joint-Stock Company 1600–1640, Taylor & Francis, 1999, p.64, ISBN 0-415-19076-2
  2. ^ Percy Molesworth Sykes, A History of Persia, Read Books, 2006, p.279, ISBN 1-4067-2692-3
  3. ^ Neill, Stephen, A History of Christianity in India, Cambridge University Press, p.549, ISBN 0521548853

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